Internet: come è cambiata la nostra vita

Riccardo Allievi, dottore commercialista, socio del Rotary eClub 2050.

 
Ho deciso di condividere con i soci del mio eClub le mie considerazioni su uno strumento, chiamiamolo anche un’innovazione, che, nel corso degli anni, mi ha cambiato la vita. Sto parlando di Internet e della Rete in generale. Chi più chi meno, un po’ tutti abbiamo avuto a che fare con Internet; nel nostro caso addirittura l’eClub esiste grazie solo ed esclusivamente ad Internet. Ma se, per un ragazzo universitario o per un teen-ager, Internet rappresenta qualcosa che ha sempre fatto parte della propria vita, invece per chi ha qualche anno in più, questo strumento è arrivato prepotentemente nel nostro vivere quotidiano e lo ha reso inevitabilmente diverso.
I primi ricordi che ho dell’uso di questo strumento risalgono a metà degli anni 90. Allora connettersi ad Internet era quasi un lusso e soprattutto una sofferenza. Era necessario avere un modem a 56k che occupava la linea telefonica fissa di casa e quindi dovevi scegliere: o ti collegavi ad Internet oppure lasciavi libero il telefono. Quindi mi era concesso farne uso solamente in particolari orari, per esempio dopo cena o la domenica mattina, quando molto probabilmente nessuno chiamava a casa (perché ovviamente a quel tempo in famiglia non tutti avevamo il telefono cellulare: solo mio padre aveva quello aziendale). Il collegamento in quel nuovo mondo durava poco e il caricamento di ogni singola pagina, con trepidante attesa, poteva protrarsi anche per quasi un minuto. Per me allora Internet rappresentava quasi una curiosità: visitavo siti di informazione e qualcosa sui miei hobbies.
Gli anni passano e le modalità di collegamento ad Internet diventano sempre più accessibili e veloci. Ci si può collegare rapidamente da un pc, che sia a casa o al lavoro. Internet non è più uno strumento di sola informazione saltuaria o di passatempo, ma diventa uno strumento anche per fare altro: prenotare un esame universitario o il cinema, discutere di ogni tipo di tematica nella miriade di forum che via via nascono in rete, approfondire un argomento che non si conosce bene senza consultare una pesante enciclopedia (vedi Wikipedia). Ma soprattutto poter comunicare rapidamente, ed a costo zero, con chiunque in ogni angolo del mondo (vedi l’avvento delle prime email, che hanno soppiantato il fax e le lettere cartacee, oppure i primi collegamenti con la webcam e Skype).
Gli anni passano e cambia ancora tutto rapidamente. Non è più necessario un pc per collegarsi ad internet: basta un tablet o la nuova versione dei vecchi telefoni cellulari, gli smartphone. Così è possibile essere in Rete in ogni momento, essere raggiungibile, nel bene e nel male, sempre. Le informazioni circolano in modo rapido, nel giro di un’ora sono già obsolete. Questo ha fatto sì che la fonte immediata e primaria per venire a conoscenza di un fatto sia Internet: la televisione e la carta stampata ormai arrivano troppo tardi, quando la notizia è già nota.
Internet non è però solo fonte di informazione. E’ uno strumento molto potente che ha cambiato anche il nostro modo di lavorare o comunque i nostri momenti di svago.
Pensiamo a quante pratiche lavorative possono essere evase in Rete, con grande risparmio di tempo, quando, solamente qualche anno fa, era necessario recarsi di persona, anche solo per consegnare un foglio. Nel mio lavoro l’uso di Internet è diventato assolutamente indispensabile, con tutti i vantaggi e gli svantaggi del caso. Sicuramente ha permesso di poter gestire le pratiche, volendo, anche senza essere fisicamente presenti in Studio: con un semplice collegamento ad Internet infatti posso, per esempio, accedere al server dell’ufficio e poter consultare ed anche modificare tutti i file presenti nel database. Allo stesso tempo gli svantaggi possono essere ricompresi nel poter, e dover, essere sempre collegato e quindi raggiungibile: una email inviata da un cliente ormai può essere letta ovviamente senza essere in Studio; è sufficiente aprire l’applicazione di lettura della posta dello smartphone ed il gioco è fatto. La conseguenza è che diventa difficile scindere il momento lavorativo dal momento extra lavorativo, dato che la tentazione di rispondere è molto alta, visto che l’operazione risulta essere semplice ed immediata.
Ma Internet non è solamente lavoro o comunque un mezzo per relazionarsi o comunicare, come il caso del nostro eClub. Internet fa parte, o farà sempre più parte, di ogni istante della nostra vita. Recentemente ho letto un libro interessante sul futuro di Internet ed in particolare sul web che può essere definito 3.0 (in questo momento infatti con l’avvento degli smartphone e dei social network stiamo vivendo l’era del web 2.0). La previsione, neanche tanto avveniristica è che in un futuro ormai prossimo la Rete entrerà a far parte sempre più del nostro quotidiano. In particolare tra poco tempo dovremo convivere con “l’internet delle cose”. Di cosa si tratta? Sostanzialmente tutti gli oggetti che fanno parte del nostro quotidiano saranno connessi in Rete e potranno interagire tra loro, con un insieme di tecnologie, standard e protocolli. L’esempio più curioso, ma ne ho letti a decine, è quello del frigorifero che verificherà il codice di scadenza o comunque il livello di ogni prodotto al suo interno, invierà all’applicazione presente nello smartphone del proprietario questa informazione e inserirà il prodotto direttamente nella lista della spesa. Così non ci si dovrà più ricordare cosa comprare o cosa dover mangiare per non far passare la data di scadenza. Poi, volendo, con un click è possibile ordinare tutta la lista della spesa, utilizzando l’applicazione del supermercato, e farsela direttamente consegnare a casa (questo in realtà è già il presente e non il futuro). Altro esempio che mi ha colpito è l’assistenza che avremo costantemente di una sorta di “segretaria virtuale” (in realtà già adesso, seppur con qualche fatica, io ce l’ho già: è Siri presente nel mio Iphone e Ipad). Avete un appuntamento di lavoro per il giorno successivo, la mattina presto, in un’altra città distante 30 km da dove vivete, per cui è necessario prendere l’autostrada. Oggi si punta la sveglia (usando magari già ora lo smartphone), cercando di prendersi qualche minuto di anticipo e sperando che non ci siano intoppi. Un domani non servirà più preoccuparsi degli imprevisti. Comunicherete alla vostra segretaria virtuale (a voce, senza più neanche digitare nulla) il luogo e l’ora del vostro appuntamento. Lo smartphone sarà costantemente collegato alla Rete e sarà in grado di monitorare la situazione del traffico e delle strade. C’è un incidente o qualche altro intoppo? Nessun problema. La vostra sveglia suonerà prima per farvi arrivare all’appuntamento in orario.
Questi sono solo piccoli esempi per “assaggiare” quello che ci potrà regalare Internet in futuro. Quello che è certo è che il nostro smartphone sarà sempre più parte di noi: non solo per pagare, fare foto o telefonare. Ma terrà monitorata tutta la nostra vita ed anche la nostra salute. Già ora, per esempio, ci sono applicazioni che contano i passi che facciamo ogni giorno e ci possono dare suggerimenti. Un domani ci sarà lo smartphone, o probabilmente un’evoluzione del recente iWatch, che ci misurerà costantemente i battiti cardiaci, la pressione sanguinea, che ci ricorderà che esami dovremo fare e che pastiglie dovremo prendere.
Non mi dilungo ulteriormente, anche se ammetto che tutte queste nuove tecnologie e questa “rivoluzione tecnologica” così repentina e consistente che stiamo vivendo mi affascina e mi incuriosisce molto. Magari ad alcuni tutto questo può creare un po’ di disagio, e forse paura, per il futuro. E’ comprensibile, anche se sono convinto che ormai la macchina tecnologica è partita, il processo è avviato, e non si può più tornare indietro. Bisogna viverlo così com’è con i suoi pregi ed i suoi difetti.

 

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