Parliamo della nostra Rotary Foundation

Dal terzo libro di Frank Devlyn, Presidente Internazionale R.I. 2000-2001, tradotto e pubblicato in Italia da nostro socio Bruno Ghigi e digitalizzato dal nostro eClub. Cliccare sull’immagine per scaricare il libro.

Rotary Foundation

La gente non dona alle organizzazioni; dona però alle cause e alla gente che riesce a toccare la sua sensibilità. Fatevi tedofori della Rotary Foundation, impegnandovi personalmente da questo momento in avanti ad essere migliori supporters e quindi a coinvolgere la vostra famiglia, amici, soci e amici Rotariani ad aggregarsi al gruppo seguendo il vostro esempio.
Perché?
Che valore date al fare risparmiare ogni giorno ad una donna o ad un bambino di dover camminare per 5 chilometri ogni volta per trasportare acqua? Ora moltiplicate questo per 200 in ogni villaggio solo perché la Rotary Foundation ha fornito loro un pozzo indispensabile per pompare acqua potabile.
Che valore date al salvare una vita umana dalla malaria o aiutare una persona a non entrare in agonia, magari per morirne, o bene che vada a perdere lo stipendio per diversi mesi? La vostra Rotary Foundation aiuta a fermare la diffusione della malaria, fornendo reti anti zanzara a comunità in tutta l’Africa dove un milione di persone muore ogni anno per malaria.
Che valore date al dare ad una persona una nuova possibilità di vita, tramite uno dei migliaia di pacemakers per il cuore donati con un progetto 3H della Rotary Foundation?
Qual è l’effetto nel vostro distretto quando un socio ritorna da una missione di volontariato del Rotary in un altro paese e racconta che cosa ha visto, grazie al fatto che voi avete finanziato un progetto per volontari della Rotary Foundation?
Che valore date ad un progetto a lungo termine in Honduras, del quale beneficia un gruppo di donne povere, dove un Matching Grant della Rotary Foundation ha fornito prestiti di microcredito per ottenere macchine da cucire per avviare una loro attività lavorativa in casa?
Che valore ha un fruitore di una borsa di studio, che ha sperimentato personalmente la generosità della Rotary Foundation?
Che valore date alla frequentazione di una borsa di studio del Rotary per i costruttori di pace e risoluzione dei conflitti, che un giorno potrebbe aiutare due paesi ad evitare di farsi la guerra?
Allora speriamo che accetterete il nostro invito al tavolo del servizio all’umanità che è stato imbandito dalla nostra Rotary Foundation: stiamo preparando un posto a tavola per voi proprio in questo momento!
-Frank J. Devlyn – David C. Forward

La tenacia e determinazione di un Rotariano di Frank Devlyn
Parlo di un uomo che aveva tutte le carte contro di lui. Il suo nome era Arch Klumph. Nato nel 1869 in una piccola cittadina nell’ovest della Pennsylvania, la sua famiglia era disperatamente povera. Non c’era lavoro in quella zona rurale e montagnosa, così, quando era ancora un bambino, la famiglia si trasferì nella città di Cleveland che era in grande espansione. Anche là potevano a malapena sopravvivere e così, quando aveva 12 anni, mandarono il giovane Archie a lavorare come ragazzo di bottega in una società di legname da costruzione. Ma questo bravo ragazzo era destinato al successo e prese l’iniziativa di iscriversi alla scuola serale. Così ogni sera, dopo il lavoro, andava a scuola, camminando per chilometri, perché non poteva permettersi il biglietto del tram. Il suo datore di lavoro notò questo ragazzo eccezionale e gradualmente gli diede più responsabilità. Quando pochi anni dopo la compagnia sembrò dover fallire, il proprietario chiese ad Arch Klumph, ormai un diciottenne con grandi energie, iniziative ed idee, di diventare un dirigente. E indovinate un po’? La società ricominciò a funzionare. Infatti lui fece così bene che alla fine diventò amministratore delegato e si comprò la società che diventò la società di maggior successo nel suo settore di tutto il Midwest. Arch Klumph divenne proprietario di altre diverse società, come la Security Saving & Loan (finanziaria immobiliare), Monticello Realty (mediazioni immobiliari) e la Lake Steamship Company (battelli da diporto sul lago). Questo ragazzo delle montagne della Pensylvania, all’etâ di 18 anni imparò da autodidatta a suonare il flauto e, 3 annidopo, divenne flautista nella Cleveland Simphony Orchestra, con cui rimase per ben 14 anni.
Cari amici Rotariani, se non ci fosse stato Arch Klumph, nessuno di noi oggi sarebbe qui.
Vedete, subito dopo la nascita del Rotary Club di Cleveland nel 1911, qualcuno invitò Arch Klumph a diventarne socio. Anche loro lo valutarono un uomo meraviglioso, dato che lo elessero Presidente già l’anno successivo. Nel suo discorso finale da Presidente del Rotary Club di Cleveland, Klumph propose di costituire un fondo d’emergenza che desse la possibilità al club negli anni successivi di fare tante cose. Tuttavia gli altri soci ignorarono la proposta. Solo 4 anni dopo, Arch diventò Presidente di quello che oggi è il Rotary International. Presiedette l’organizzazione di servizio a maggior crescita nel mondo alla fine della prima guerra mondiale. Fù Arch Klumph che presiedette la commissione che redasse uno statuto standard e delle regole comuni a tutti i Rotary Club. E fu di Klumph l’idea di dividere il territorio in distretti, a creare la figura di Governatore e di istituire congressi distrettuali. Inoltre non rinunciò mai alla sua forte convinzione che il Rotary dovesse creare un fondo fiduciario e lo chiamò: “Fare del bene nel mondo”. Alla fine del suo anno di presidenza nel 1917 diventò un grande fautore di questo fondo fiduciario, suggerendo ai Rotariani di contribuire ad esso come beneficenza, sostegno dell’educazione, o altre vie di progresso nella comunità. Ma portò la fiaccola quasi da solo. I delegati al Congresso, che quell’anno si teneva ad Atlanta, e i membri del Board, diedero all’idea di Klumph una risposta cortese, ma non fecero nulla per farla diventare una realtà. Passò un anno intero senza alcuna novità. Tuttavia, quando gli organizzatori del Congresso del 1918 a Kansas City si accorsero che erano rimasti 26,50$ dopo avere pagato tutte le spese, li destinarono come prima donazione al Klumph’s Rotary Endowment Fund. Ma Arch non aveva ancora vinto la sua battaglia. Per anni, per tutti gli anni venti e i primi anni trenta, continuò la sua campagna per questo perché fosse adottato ufficialmente dal Rotary International. Ancora la sua idea fu trattata con atteggiamenti che andavano dall’indifferenza di qualcuno ad un diffuso lavoro sotterraneo per fare affondare l’iniziativa da parte di alcuni vecchi dirigenti. Vedete, alcuni sono soddisfatti dallo “status quo” e fanno resistenza ai cambiamenti anche se gli altri riconoscono che ci troviamo in tempi di cambiamento e dobbiamo aprire gli occhi per vedere nuove opportunità di servizio.
Ma nonostante i suddetti maneggi contro la sua idea, Arch Klumph non rinunciò mai e non distolse mai gli occhi dal suo obbiettivo. Sei anni dopo quella prima donazione del 1918, l’ammontare del fondo era solo di 5.000$. Fu solo dopo la morte di Paul Harris avvenuta nel 1947 e la precisa disposizione del Fondatore che non si dovessero erigere statue o monumenti, che il Board del Rotary International istituzionalizzò l’opportunità di donazioni in nome di Paul Harris, a favore di quella che ora conosciamo come Rotary Foundation, con lo scopo di alimentare la comprensione e relazioni amichevoli fra i popoli di diverse nazioni. Solo nel 1954, dopo la grande spinta del Rotary International in favore della Rotary Foundation, il totale delle donazioni annuali raggiunse i 500.000$. Fu solo nel 1965 che per la prima volta le donazioni superarono il milione di $ in un solo anno. Questo accadde meno di 50 anni fa e nel corso del 2006 la Rotary Foundation ha consegnato il milionesimo Paul Harris Fellow. Provate ad immaginare: un milione di persone ad oggi hanno donato 1.000$ o più alla Fondazione che Arch Klumph aveva sognato perché fosse capace di “Fare del bene” . Fratelli Rotariani, questo è un uomo che non aveva nessuna possibilità di successo nella vita. Non aveva né ricchezza, né educazione, né opportunità, né una famiglia alle spalle che gli potesse dare un qualche successo nel mondo. Tuttavia aveva una visione, l’ostinazione ed una idea fissa per far diventare il suo sogno una realtà. Nel suo secondo anno nel Rotary descriveva se stesso come un uomo che pensa da Rotariano, dorme da Rotariano e sogna da Rotariano.

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