R.Y.L.A. 2016: leadership e personalità

Lorenzo Arcuri, studente presso la facoltà di Scienze Motorie all’Università Statale di Milano.

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Il Ryla (Rotary Youth Leadership Awards) è un programma rotariano di formazione rivolto principalmente agli studenti delle scuole superiori, a studenti universitari e a giovani professionisti (di norma dai 19 ai 30 anni), che si prefigge di sviluppare nei giovani le qualità di leadership, il senso di responsabilità civica e la crescita personale.

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Il seminario (diciassettesima edizione distrettuale e sesta nazionale) si è svolto dal 17 al 20 Aprile 2016 presso l’Hotel Savoy Palace di Gardone Riviera, in una affascinante cornice naturale fronte lago, ed ha visto la partecipazione di oltre 80 ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, essendo quest’anno un evento nazionale organizzato dal Distretto 2050, con il fine di aiutare i giovani a scoprire ed utilizzare i propri talenti.

All’arrivo, nella tarda mattinata di domenica, sono state consegnate le chiavi delle camere, ciascuna condivisa da due o tre ragazzi in modo puramente casuale, così da favorire fin da subito la socializzazione tra i partecipanti. Ciascun partecipante, come richiesto dall’organizzazione, ha portato un gagliardetto del proprio Club sponsor e tutti i gagliardetti sono stati poi appesi lungo le scale di accesso alle sale riunioni ed al ristorante, creando una bella scenografia, e fra essi, ovviamente, faceva la sua bella figura quello dell’eClub 2050.

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gruppoI lavori si sono aperti con una breve introduzione del presidente della commissione Ryla, Luigi Maione, che ha illustrato le metodologie ed introdotto i temi del seminario, a cui ha fatto seguito il saluto del Governatore del Distretto 2050, Omar Bortoletti.

La leadership personale è “l’abilità di saper condurre se stessi verso la progressiva realizzazione di un valido ideale”. Questa è la definizione data da Livio Sgarbi, bravissimo coach mentale e fondatore di Ekis, la società di formazione e motivazione a cui è stata affidata la conduzione del Ryla 2016.

Livio ha spiegato che per arrivare alla realizzazione di qualsiasi ideale bisogna partire dall’obiettivo e pianificare la struttura del percorso per raggiungerlo. Se non si ha chiaro il proprio obiettivo, non si arriverà mai alla sua realizzazione. Grazie ad alcuni strumenti mentali conferitici da Livio, abbiamo imparato a raggiungere la piena consapevolezza e chiarezza dei nostri obiettivi. Ad esempio, esplicando gli stessi obiettivi a persone a noi care, oppure immaginando noi stessi a obiettivo raggiunto.

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aulaDopo questa introduzione siamo stati divisi in due gruppi: senior (da 25 anni in su) e junior. I senior hanno affrontato il tema del parlare in pubblico, mentre noi junior quello della gestione delle emozioni.

Ci è stato spiegato che tutto ciò che trasmettiamo ad una singola persona o a un gruppo di persone dipende da diversi fattori, tutti molto importanti. Per poter gestire ciò che vogliamo realmente trasmettere, bisogna essere in grado di controllare la triade composta da fisiologia, linguaggio e credenze.

La fisiologia è tutto quell’aspetto che racchiude la postura ed i movimenti del corpo, in particolare delle mani. Andrea, collega di Livio, ha quindi illustrato alcune tecniche di gestualità ed il modo in cui il nostro corpo si pone di fronte alle sfide.

Il linguaggio è molto importante per suscitare interesse negli ascoltatori e per infondere meglio il proprio pensiero. E’ stato così spiegato come la regolazione del tono della voce e l’utilizzo di precise parole possano attrarre l’attenzione del pubblico.

Le credenze, infine, sono tutto ciò che riguarda i nostri valori e quello in cui crediamo. Esse condizionano il nostro modo di porci di fronte alla vita e alle sue sfide. Esistono infatti due categorie di credenze, quelle potenzianti e quelle limitanti. Le prime sono tutti quei pensieri che ci spingono oltre i nostri limiti, per superarli, e sono sempre per noi positive. Le seconde invece sono per noi negative, poiché sono credenze create da noi stessi o dalla società che ci impediscono di progredire e crescere.

Lungo tutta la durata del seminario, ad ognuno di noi è stato assegnato un compagno, chiamato Buddy, con cui si poteva attuare la teoria attraverso gli esercizi indicati dai formatori.

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gioco didatticoAl termine del seminario abbiamo messo in pratica tutte le nozioni impartiteci, attraverso giochi didattici ed esercizi di gruppo, il cui scopo non era solo quello di tradurre in realtà la teoria, ma anche quello di insegnarci a lavorare in team.

L’ultimo esercizio, il più importante e significativo, consisteva nel lasciarsi cadere nelle braccia del proprio compagno: questo mostrava la nostra fiducia nell’altra persona e talvolta nel gruppo.

Il martedì sera si è svolta una cena di gala alla presenza dl Governatore, durante la quale abbiamo incontrato a tavola vari Rotariani, avendo così modo di confrontarci con persone di grande esperienza ed anche di conoscere meglio il Rotary.

Alla chiusura del seminario, sono stati consegnati a tutti gli attestati di partecipazione ed il gagliardetto del Ryla.

 attestato gagliardetto

In conclusione, posso dire che questa esperienza è stata per me molto importante. Infatti, oltre ad avermi consentito di acquisire nuove conoscenze, mi ha permesso anche di conoscere tante persone, ma, soprattutto, di conoscermi. Grazie a questo seminario, infatti, sono arrivato a una maggior cognizione di me stesso e di ciò che realmente voglio dalla mia vita.

Un immenso grazie a tutto l’eClub 2050 che mi ha permesso di vivere unesperienza indimenticabile.

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