Sviluppo economico e comunitario

Daniele Bedogni, responsabile Regolamenti, Processi e Trasparenza in ambito bancario, socio del Rotary eClub 2050

E’ un vero piacere poter parlare di Sviluppo Economico e Comunitario, una delle principali aree di intervento della Rotary Foundation.

Inizierei la nostra analisi considerando il primo motivo che spinge le persone a entrare a far parte della nostra Associazione: la “voglia di fare qualcosa di concreto e tangibile per la propria comunità locale”.

In tale affermazione troviamo già ben evidenziati i due concetti guida della nostra riunione odierna: la “volontà di fare” (in senso di sviluppo economico) e l’interesse per la propria “comunità locale” (in senso di ambiente).

I Rotariani, grazie all’azione dello Sviluppo Economico e Comunitario della Rotary Foundation, hanno la possibilità di ampliare il proprio impegno dalla comunità locale alle tante realtà che presentano, in tantissime parti del nostro pianeta, situazioni di difficoltà economica.

In tale ambito sono ricomprese tantissime iniziative, il cui budget viene determinato in almeno USD 30.000:

  1. Servizi finanziari, microcredito ed assicurativo;

  2. Formazione imprenditoriale, leadership comunitaria e conoscenza finanziaria;

  3. Sviluppo di piccole imprese e cooperative;

  4. Sostegno all’agricoltura anche agevolando l’accesso ai mercati;

  5. Iniziative per “Adottare un villaggio”, in un’ottica di sviluppo generale della comunità;

  6. Team di formazione professionale per le attività;

  7. Borse di studio, post laurea, per programmi finalizzati allo sviluppo economico e comunitario.

Sviluppo Economico e Comunitario: una storia tra fine ‘800 ed inizio ‘900

Il senso dell’importanza dello Sviluppo Economico e Comunitario può essere analizzato attraverso l’esperienza di due uomini vissuti nel periodo tra la fine dell’800 ed i primi anni del ventesimo secolo.

Il periodo storico sopra indicato fu caratterizzato da profondi mutamenti a livello sociale ed economico.

La nascita, soprattutto nel Regno Unito, in Germania e negli Stati Uniti orientali, delle prime grandi aggregazioni urbane, mutò profondamente i tradizionali modelli di produzione e d’interazione, che si trasformarono rapidamente, da rurali e comunitari, ad estremamente rapidi  e decontestualizzati.

Due persone, indipendentemente tra loro e nell’arco di due generazioni, iniziarono a riflettere su come poter rendere più comunitarie e più sostenibili “per tutti i partecipanti” le diverse realtà metropolitane presenti nella Germania e nel New England.

Il primo dei nostri personaggi era l’accademico tedesco Ferdinand Tonnies che, all’età di 32 anni, pubblicò il volume “Comunità e Società” (1887); il secondo, era un giovane avvocato di 37 anni che nel 1905, insieme al commerciante di carbone Sylvester Schiele, all’ingegnere minerario Gustav E. Loehr, ed al sarto Hiram E. Shorey, comprese che lo sviluppo di relazioni comunitarie sarebbe stato fondamentale per promuovere il migliore sviluppo economico di territorio.

Le direttrici principali di azione:

L’Area d’intervento dello Sviluppo Economico e Comunitario ha interessato, come riportato dalla pubblicazione Rotary Italia di maggio 2015, un numero complessivo di 148 progetti per un controvalore totale di Servizio pari a 7,8 milioni di USD. A livello operativo, lo Sviluppo Economico e Comunitario si concretizza attraverso due grandi direttrici principali d’azione:

  1. i Gruppi Community Rotary

  2. il Gruppo di Azione Rotariana per il Microcredito e lo Sviluppo Comunitario.

I Gruppi Community Rotary rappresentano un momento di partecipazione organizzato e strutturato posto in essere da membri non Rotariani delle singole comunità locali, con l’obiettivo di supportare, nell’interesse del territorio, le iniziative poste in essere dai Club Rotariani.

Sono presenti in oltre 80 paesi nel mondo con un numero approssimativo (fonte: Rotary.org) di circa 7.500 gruppi.

Tre esempi concreti, tra i tanti presenti, possono aiutare ad inquadrare la loro attività:

– in Messico, il Gruppo Community Rotary di San Miguel assegna borse di studio agli studenti delle scuole superiori provenienti da famiglie povere;

– negli Stati Uniti d’America, il Gruppo Community Rotary di New York organizza attività di beneficenza presso un banco alimentare locale e sostiene il canile locale per il salvataggio dei cani;

– in Kenya, il Gruppo Community Rotary di Nairobi finanzia diverse attività educative e di sostegno per l’acquisto di attrezzature per il locale orfanotrofio.

A livello italiano, la comunicazione relativa ai Gruppi Community Rotary viene riportata in alcune pagine dei siti distrettuali (www.rotary2031.it e www.rotary2090.eu) nell’ambito dello sviluppo dei leader, suggerendo il coinvolgimento proattivo delle persone non Rotariane tramite gli abitanti delle comunità locali (si tratta di template standard ospitati nella struttura principale dei sito rotariano).

Il Gruppo di Azione Rotariana per il Microcredito e lo Sviluppo Comunitario, con sede a Toronto (Ontario – Canada), si prefigge l’obiettivo di supportare i Club ed i Distretti a porre in essere progetti per il Microcredito e lo Sviluppo Comunitario attraverso la partecipazione di circa 500 membri ed un’attiva condivisione di mail e corrispondenza relativamente a liste, suggerimenti e progetti di Microcredito.

Il Gruppo di Azione Rotariana per il Microcredito e lo Sviluppo Comunitario organizza conferenze a Toronto, Calgary e Victoria, e potenzialmente nei diversi Paesi dove è presente il Rotary International, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle rispettive comunità l’importanza di questa area di intervento della Rotary Foundation.

Il Gruppo è presente anche in internet in diverse pagine e siti web mediante: il sito istituzionale (ragm.org), la sezione all’interno del sito del Rotary International (per visualizzarla, cliccare qui), e la specifica pagina facebook (per consultarla, cliccare qui).

Una case history di successo dall’India

A chiusura di questa nostra breve analisi sullo Sviluppo Economico e Comunitario voglio condividere una storia di successo che ha visto protagonista Anna Warren, una ex borsista degli Ambasciatori in India e la Rotary Foundation (per vedere un video che racconta questa storia, cliccare qui).

Anna Warren ha sostenuto, in modo proattivo, le tessitrici impegnate nella realizzazione del tradizionale sari di un piccolo villaggio del Madhya Pradesh, le quali non avevano neppure la possibilità di acquistare gli indumenti da loro stesse realizzati.

Nell’arco di due anni, con il supporto del Rotary International e della Rotary Foundation, Anna è riuscita a rendere indipendenti culturalmente ed economicamente alcune centinaia di tessitrici migliorando il loro standard qualitativo di vita e, conseguentemente, le condizioni del villaggio ed iniziando ad eliminare lo sfruttamento del lavoro infantile.

Il progetto, come indicato da Anna, è ancora lontano dall’essere completato: l’obiettivo, infatti, è di poter raggiungere e sostenere diverse migliaia di tessitrici nel pieno rispetto della visione dello sviluppo economico e comunitario di una località e dei suoi componenti.

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